sabato 9 dicembre 2023

disconfort zone

 

Una moglie subisce quotidianamente violenze e umiliazioni dal marito manesco.

Alla fine, anziché fuggire, si consola con l'acquisire il diritto di voto e spera nella libertà futura della figlia. 'C'è (sempre) ancora un domani', insomma.


Un gruppo consistente di lavoratori qualificati non accetta il demansionamento e viene rinchiuso a lungo in un reparto dell'Ilva di Taranto, umiliati e offesi dal non far nulla, drogati e quasi folli.

Ma, alla fine, arriva la magistratura a liberarli dalla 'Palazzina LAF' e a dar loro giustizia.


Una famiglia siriana trova rifugio assistito in una comunità marginale di Londra, impoverita dalla crisi delle miniere e già malamente sconfitta dal thatcherismo.

Dopo essere stata maltrattata a lungo, alla morte del loro padre, trova infine il conforto commosso ed i fiori dei buoni ed (ex) cattivi inglesi, uniti nell'inopinato sostegno dal pub 'Old oak'.


Tre film, visti di recente, dichiaratamente 'di sinistra'.

Tutt'e tre di successo (almeno in certi giri) e tutti accomunati dal solito male: un'istanza (auto)consolatoria, un po' nostalgica, che trova la sua soluzione in qualcosa di buono (che pure esiste), che si tratti del buon cuore, dei diritti, della legge.

Cattocomunismo retrò, solidarismo terzomondista, lavorismo sindacalese: non resta altro.

É anche per questo che non ce la possiamo fare.

E' anche per questo che -inevitabilmente- viviamo  a destra.


Perchè il livello intellettuale liberal-social-democratico è questo: continua a rimuovere la tragedia del vivere contemporaneo e a risolverla con visioni e strumenti di un passato che non torna, che si tratti del voto, della legalità o dell'umanismo filantropico.

Se questa è l'alternativa si può capire perché la persona dell'anno per Time non possa che essere la trionfante (oca giuliva non pensante). Taylor Swift, osannata da miliardi di followers decerebralizzati e desiderosi (anche loro, e modo loro) di distrazione e consolazione dagli orrori del mondo.


Ben diversa la posizione (consapevolmente solitaria, superata e disperata) di Anselm Kiefer, uno dei pochi veri intellettuali del nostro tempo: https://www.repubblica.it/moda-e-beauty/d/interviste/2023/12/06/news/anselm_kiefer_artista_mostra_a_roma_the_consciousness_of_stones_intervista-421070446/?ref=RHLM-BG-P2-S1-T1

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