martedì 19 aprile 2022

meno tre, meno due, meno uno...fuoco!

 

La Terza guerra mondiale è iniziata.

Non è stata ancora formalmente dichiarata, ma ci siamo già dentro fino al collo.

La Russia ora attaccherà e distruggerà con ancora più foga e spietatezza, per salvare la faccia dopo l'umiliazione subìta con l'affondamento dell'incrociatore Moskva (colpito, pare, da un missile Nato).

Già ieri i militari ucraini imploravano il Papa di intervenire a salvarli a Mariupol.

Ma se il Papa, come dicono, è la massima autorità morale, perché non gli hanno obbedito quando chiedeva che la guerra non avesse inizio e non proseguisse? Ora è troppo tardi.

Non mi pare che la Russia stia andando in default ed il 9 maggio celebrerà la sua vittoria in Ucraina: sterminata la popolazione di Mariupol ed eliminata la resistenza dei militi dell'Azov, avrà infatti acquisito tutto il sud-est.

L'Occidente potrà sopportarlo ed accettarlo? Certamente no.

E' evidente da quel che già sta accadendo:

Finlandia e Svezia sono pronte ad entrare nella Nato e a completare l'accerchiamento militare anche sul Baltico e sul Barents.

Arrivano segnali esplosivi dal Medio Oriente: la polizia israeliana entra nella Spianata delle moschee, palestinesi e israeliani si uccidono tra loro e ripartono razzi da Gaza.

La Cia inizia a paventare l'utilizzo del nucleare tattico da parte di Putin: è la nuova profezia che si autoavvera.

L'Italia e l'Europa stanno avviando rapporti con paesi -certo non più decenti né più affidabili del regime russo- per poter rinunciare al gas e rompere i rapporti economici con Mosca.

Gli Usa, la Gran Bretagna e l'Unione Europea proseguono a riarmare gli ucraini, esplicitando sempre più che questi ultimi stanno conducendo una guerra per procura, avviata al fine di indebolire e sconfiggere la Russia e non -come dichiarato inizialmente- per difendere la nazione ucraina. Salgono le probabilità quindi che la Russia e l'Occidente entrino direttamente in guerra tra loro.

In prospettiva, la Cina e gli Stati Uniti si stanno preparando -con questa guerra- ad affrontarsi militarmente: tra Ucraina e Taiwan, si stanno ponendo le basi perchè questo avvenga. Quel che resterà dell'Europa si troverà totalmente schiacciata tra i due blocchi in lotta per il predominio del mondo: si troverà a breve devastata dalla crisi economica e dall'economia di guerra, mentre gli Stati Uniti -pur fallendo ancora una volta sul piano politico-militare- non vedranno colpita -almeno inizialmente- la loro economia (che anzi sarà foraggiata con gli ulteriori commerci di gas e armi).

Gli ucraini sono solo l'antipasto della loro cenetta.

Gli europei, da bravi commensali invitati in attesa bramosa dei dividendi di guerra, si trasformeranno a breve in squisite pietanze su cui avventarsi.

Nel menu statunitense la Russia sarà il primo, e noi il secondo.

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