-É un libro contro la guerra?
-Sì, dissi, credo.
-Sa cosa rispondo quando uno mi dice che sta scrivendo un libro contro la guerra?
-No. Cosa dice?
-Dico: perché non scrive un libro contro i ghiacciai, allora?
Quello che voleva dire, naturalmente, era che ci saranno sempre guerre, che impedire una guerra è facile come fermare i ghiacciai. E lo credo anch'io.
-Eravate solo dei bambini, durante la guerra...Come quelli che stanno giocando di sopra!
Annuii:era vero. All'epoca della guerra eravamo degli stupidi sbarbatelli, appena usciti dall'infanzia.
-Ma lei non ha intenzione di scriverlo, questo, vero?
Non era una domanda, era un'accusa.
-Io...io non so, dissi.
-Bè, lo so io, fece lei. Fingerà che eravate degli uomini anziché dei bambini, e poi ne tireranno fuori un film interpretato da Frank Sinatra e John Wayne o da qualcun altro di quegli affascinanti vecchi sporcaccioni che vanno pazzi per la guerra. E la guerra sembrerà qualcosa di meraviglioso, e così ne avremo tante altre. E a combatterle saranno dei bambini come quelli che ho mandato di sopra...
I tedeschi e il cane erano impegnati in un'operazione militare che aveva un nome spassosamente esplicativo, un'attività umana che di rado viene descritta nei particolari e il cui solo nome, riportato nei giornali o nei libri di storia, dà a molti entusiasti della guerra una sorta di appagamento post-coitale. É, nell'immaginazione degli appassionati della guerra, quello svagato gioco amoroso che segue all'orgasmo della vittoria. Si chiama 'rastrellamento'.
Alla riunione del Lions Club lo speaker era un maggiore dei marine. Disse che gli americani non avevano altra scelta che combattere in Vietnam finchè non avessero ottenuto la vittoria o finchè i comunisti non si fossero resi conto che non potevano costringere i paesi più deboli ad accettare il loro modo di vivere. Due volte il maggiore era stato laggiù. Parlò di molte cose terribili e molte cose meravigliose che aveva visto. Lui era per aumentare i bombardamenti, per bombardare il Nord Vietnam fino a farlo tornare all'età della pietra, se non voleva sentire ragioni.
Vista a rovescio da Billy, la storia era questa:
Gli aerei americani, pieni di fori e feriti e di cadaveri decollavano all'indietro da un campo d'aviazione in Inghilterra. Quando furono sopra la Francia, alcuni caccia tedeschi li raggiunsero, sempre volando all'indietro, e succhiarono proiettili e schegge da alcuni degli aerei e degli aviatori...Lo stormo, volando all'indietro, sorvolò una città tedesca in fiamme. I bombardieri aprirono i portelli del vano bombe, esercitarono un miracoloso magnetismo che ridusse gli incendi e li raccolse in recipienti cilindrici di acciaio, e sollevarono questi recipienti fino a farli sparire nel ventre degli aerei...Quando i bombardieri tornarono alla base, i cilindri d'acciaio furono tolti dalle rastrelliere e rimandati negli Stati Uniti, dove c'erano gli stabilimenti impegnati giorno e notte a smantellarli, a separarne il pericoloso contenuto e a riportarlo allo stato di minerale...I minerali venivano poi spediti a specialisti in zone remote. Là dovevano rimetterli nel terreno e nasconderli per bene in modo che non potessero mai più far male a nessuno...
L'ottavo giorno nel vagone il vagabondo quarantenne disse a Billy:
-Non va poi così male. Io riesco a star bene dappertutto.
-Davvero?
Il nono giorno il vagabondo morì. Così va la vita. Le sue ultime parole furono:
-Va così male, secondo te? No, non va poi così male.
-Tutto il tempo è tutto il tempo. Non cambia. Non si presta ad avvertimenti o spiegazioni. É, e basta. Lo prenda momento per momento, e vedrà che siamo tutti insetti nell'ambra.
-Lei mi ha l'aria di non credere nel libero arbitrio, disse Billy Pilgrim.
-Se non avessi passato tanto tempo a studiare i terrestri, disse il tralfamadoriano, non avrei la più pallida idea di cosa intendete per 'libero arbitrio'. Ho visitato trentun pianeti abitati dell'universo e studiato i rapporti su altri cento. Solo sulla Terra si parla di libero arbitrio.
La creatura venuta dallo spazio aveva studiato a fondo il cristianesimo per capire, se possibile, perché per i cristiani fosse tanto facile essere crudeli. Era arrivata alla conclusione che il guaio derivava almeno in parte dal modo trasandato in cui era scritto il Nuovo Testamento. Secondo lui, l'intento dei Vangeli era insegnare alla gente, fra le altre cose, a essere misericordiosi, anche verso i più umili. Ma i Vangeli, in realtà, insegnavano questo:
Prima di uccidere qualcuno, accertatevi bene che non abbia relazioni importanti.
Per andare a Chicago ha dovuto attraversare tre confini internazionali. Gli Stati Uniti d'America sono stati balcanizzati, sono stati divisi in venti staterelli perché non siano mai più una minaccia per la pace nel mondo. Chicago è stata distrutta da una bomba all'idrogeno cinese. Così va la vita. Ora è stata ricostruita ed è nuova di zecca.
Questo era il titolo di un libro di Trout, 'Il fenomeno senza intestino'.
Parlava di un robot con l'alito cattivo che, guarito da questo malanno, era diventato molto popolare. Ma ciò che rendeva notevole il racconto era che prevedeva l'uso del napalm sugli esseri umani. Il napalm veniva lanciato su di loro dagli aerei. Erano dei robot ad effettuare il lancio. Questi robot non avevano né coscienza né circuiti che gli permettessero di immaginare cosa succedeva alla gente sulla terra. Il capo dei robot sembrava un essere umano e sapeva parlare, ballare e così via, e anche uscire con le ragazze. E nessuno ce l'aveva con lui perché sganciava il napalm sulla gente. Quello che trovavano imperdonabile era il suo alito cattivo. Poi però il robot riuscì a curarsi, e la razza umana lo accolse tra le sue file.
Dei caccia americani scesero in picchiata sotto il fumo per vedere se qualcosa si muoveva. Videro Billy e gli altri e li spruzzarono di proiettili di mitragliatrice, ma li mancarono. Poi videro altre persone che si muovevano lungo la riva del fiume e spararono anche a loro. Ne colpirono alcune. Così va la vita. L'idea era questa: affrettare la fine della guerra.
La prefazione di Eaker terminava così:
Io mi rammarico profondamente del fatto che nell'attacco su Dresda i bombardieri inglesi e americani abbiano ucciso 135.000 persone...Che il bombardamento di Dresda sia stato una grande tragedia nessuno può negarlo. Che fosse realmente una necessità militare pochi lo crederanno. É stata una di quelle cose terribili che a volte accadono in tempo di guerra, causate da una sfortunata combinazione di circostanze. Coloro che l'approvarono non erano né malvagi né crudeli, ma può darsi benissimo che fossero troppo lontani dall'amara realtà della guerra per comprendere pienamente il terrificante potere distruttivo di quei bombardamenti della primavera '45.
I sostenitori del disarmo nucleare sembrano credere che, se potessero raggiungere il loro scopo, la guerra diventerebbe tollerabile e decente. Essi farebbero bene a leggere questo libro e a riflettere sul destino di Dresda, dove durante una sola incursione aerea perirono 135.000 persone. Nella notte del 9 marzo '45 un'incursione aerea su Tokio da parte di bombardieri pesanti americani che impiegarono bombe incendiarie e ad alto esplosivo causò la morte di 83.793 persone. La bomba atomica lanciata su Hiroshima ne uccise 71.379.
Kurt Vonnegut, Mattatoio n.5, Feltrinelli, 1966
Bellissimo, soprattutto la vista all'indietro :)
RispondiElimina