giovedì 17 aprile 2025

tototrump

Lotta in corso: Capitalismo 1 (sempre più) statalista (sempre meno), liberale (sempre meno), parlamentare (idem) CONTRO capitalismo 2 (sempre più) antistatalista (sempre più), liberista (sempre più), populista (sempre più).

Come negli anni 20 del novecento, il conflitto è di nuovo quello. Cento anni fa hanno vinto i secondi, almeno per un bel po'.

Il capitalismo 1 si nutriva e si nutre di due grandi e terribili illusioni:

1. che il commercio globale ed i mercati garantiranno la pace e allontaneranno la guerra;

2. che riuscirà ad assorbire nel suo metodo-sistema 'democratico' le tendenze che esso stesso genera e favorisce, come un uovo del serpente, al suo interno: sovraniste, identitarie, securitarie, nazionaliste.

Due illusioni che sono rimaste deluse allora e ricominciano tragicamente ad esserlo oggi.


Il secondo capitalismo, infatti, oggi come allora, va al potere proprio attraverso il voto ed il metodo 'democratico'.

E' in crescita esponenziale ed irreversibile in Europa ed in tutto l'Occidente, ma anche in molti stati dell'Africa e dell'Asia, in India, in Turchia, in Russia.

Ed ora emerge e va al potere anche negli Stati Uniti.

Il processo è avviato da tempo ed ora avanza irreversibilmente: il dado è tratto.

Trump è troppo potente per far la fine di un Farage, di una Le Pen o di un Salvini.

Non si lascerà sconfiggere senza combattere sino allo stremo (nostro).

Ma anche le borse e i mercati, fulcro del primo capitalismo, lo faranno e cercheranno di resistere all'attacco in corso contro le loro consolidate omeostasi.

Ipotesi 1: Trump regge e riesce a compiere il passaggio verso la fase del capitalismo 2: inizia la guerra globale (commerciale e militare) tra imperi neofeudali (ovest contro est). La catastrofe accelera: dell'Occidente? del sistema-mondo? del pianeta intero ?

Ipotesi 2: Trump non regge davanti al crollo delle borse e dei mercati, alla recessione e all'inflazione crescenti. Il primo capitalismo (unica vera opposizione al momento) reagisce, con i suoi metodi classici, Trump retrocede (o viene eliminato) e noi si annaspa nella palude attuale, ancora per un po', proseguendo così nel graduale stillicidio di violenze e guerre 'locali'. Solo un continuo rinvio della catastrofe, sino a quando si potrà (almeno per noi) ?

Quale preferire? Quale preferite?

Esiste una terza possibilità?

Non dentro il capitale e lo stato, direi. Così mi (ci?) dice la storia dell'ultimo secolo almeno (noi non ci saremo, noi non ci saremo...).

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