lunedì 31 marzo 2025

war keeping

 

Stati volenterosi vari, guidati dai cavalieri dell'apocalisse francesi e britannici, vogliono creare la Forza di rassicurazione, da mandare in Ucraina.

Ma rassicurazione per chi? Non certo per la Russia.

E come si può pensare di arrivare ad una pace qualunque, o anche soltanto ad una tregua, senza rassicurare anche e soprattutto il nemico?

Non può esistere sicurezza reciproca senza reciprocità nella sicurezza.

L'Europa disunita lo sa bene. E si prepara alla guerra, invitandoci -tra frizzi e lazzi- a dotarci di uno zainetto per la resilienza, per resistere chiusi in casa almeno 72 ore, magari proprio sotto un bombardamento (atomico) russo.


Intanto, Israele sotterra definitivamente i palestinesi con un volantino più spietato delle bombe: qualunque cosa vi faremo, al mondo non gliene fregherà nulla.

Ed è proprio così, purtroppo. Possono fare quel che vogliono e nessuno reagirà.

Così come può farlo Erdogan contro i suoi stessi cittadini.

Ed il regime birmano, che bombarda dai cieli una popolazione già stremata dal terremoto.

In Israele ci vorrebbe un'alyà alla rovescia: ebrei che lasciano in massa il paese per non essere complici di un genocidio. Oppure sogno un'occupazione alla rovescia: i palestinesi di Gaza che trovano la forza di abbandonare Hamas e attraversano il confine, stanziandosi in territorio israeliano.


Insisto: come già accaduto in Iran e -ancor prima- nelle primavere arabe, i regimi autocratici resistono a qualunque manifestazione di piazza, anche se quotidiane e di massa. Accade anche qui da noi, ormai. Figuriamoci lì.

Gli stati vanno paralizzati in quel che li tiene in piedi: il lavoro quotidiano, le attività economiche, il sostegno alle istituzioni burocratiche in cui operiamo giornalmente.

Se non si bloccano queste, e si prosegue a collaborare a quel livello, è inutile correre a manifestare ogni sera, dopo il lavoro.

E non si può proseguire a votare, quelli che ci dominano, o altri che dicono di opporsi. Primo, perchè questi ultimi lì non riescono neanche più ad arrivare liberi, sani e salvi al voto; secondo, perchè -anche se ci arrivassero -come già accaduto ripetutamente anche qui da noi (Cinque stelle docent)- farebbero proprio quel che contestavano ai loro avversari.


Lo si dimostra di nuovo oggi: la posizione pacifista di Conte non sarebbe la stessa se fosse al Governo. Ed i distinguo della Schlein sul riarmo non avrebbero trovato alcuna voce se il PD fosse in maggioranza.

Se Draghi, Monti, Letta, Gentiloni, Renzi potessero tornare a governarci oggi, sarebbero già sdraiati ai piedi della Von Der Leyen.

Altro che anomalia meloniana!

La situazione è talmente assurda che -per rallentare la psicosi in corso- dobbiamo confidare nei patrioti salviniani. E nel compagno Trump.

Ma è una fiducia mal riposta, lo so: quando la guerra avanza nelle menti, ancor più che nelle cose, nessuno può fermarla.

Neppure i più sbruffoni.

Nessun commento:

Posta un commento