giovedì 21 luglio 2022

La draga su Draghi

Ed anche il Draghi, mestamente, ci lascia.

Super Mario non accetta diktat, vincoli e catene, ama i pieni poteri.

Sino a quando il mito glielo ha permesso, è restato.

Ma, con la conquista del vitalizio e l'avvicinarsi delle elezioni, il tempo è scaduto anche per lui.

La draga del sistema dei partiti -per ora- non ne ha più bisogno e gli è passato sopra, come già accaduto con Monti.

D'altra parte chi vorrebbe mai gestire, dal governo, l'autunno che si prospetta?

Credo neanche lui, alla fin fine.


Adesso i soliti riti riprenderanno: i partiti prometteranno qualunque cosa, un buon numero di elettori si farà prendere dal tifo sportivo e riandrà a votare, si farà un nuovo governo ancora peggiore dell'attuale e votato da minoranze di cittadini sempre più impecoriti...

L'importante è che il fatiscente teatrino prosegua, mentre intorno tutto crolla, degrada, si sfascia, muore.

E noi, per mesi, a parlare di crisi di governo ed elezioni. 

D'altra parte chi vuole davvero provare ad affrontare alla radice i problemi che abbiamo difronte?

Ma se il PD non voleva mettere in difficoltà questo governo perchè si è messo a provocare la Lega con lo ius scholae?

Ma se i 5Stelle non volevano le elezioni perchè si sono messi contro Forza Italia proponendo una discussione parlamentare sul salario minimo?

Ma se Draghi voleva restare e proseguire a governare perchè ha fatto il discorso di ieri, tutt'altro che di mediazione?

Insomma, l'unico a volere questo governo e a volerlo ancora è sempre stato solo Mattarella.

Ed è per questo che è stato rieletto da quegli stessi che stavano al governo.

Ma ora non basta più.

Anche lui dovrà arrendersi sull'inciucio-Draghi.


E prepararsi a nuovi inciuci.

Mi sembra improbabile infatti che il centro-destra, nonostante i sondaggi attuali, vinca davvero le elezioni con una maggioranza che possa permettergli di andare a governare da solo.

In primo luogo perchè, davanti a quel che sta accadendo anche in questi giorni, i conflitti e le scissioni cresceranno anche lì e l'astensionismo crescerà (anche in elettori di Forza Italia e Lega, oltre che negli ex elettori 5S).

Il sistema può finalmente gioire: i Cinque stelle si sono suicidati definitivamente, non hanno neppure atteso le prossime elezioni per farsi ammazzare dagli elettori.

In secondo luogo perchè Mattarella e l'establishment faranno di tutto -come sempre- per favorire un governo il più possibile controllato dal PD (visto che le possibilità di un governo di centro-sinistra appaiono sempre più limitate).

Il PD (e Fratelli d'Italia) saranno comunque gli unici a guadagnarci qualcosa, credo, in termini elettorali: gli uni perchè sono stati coerenti nel sostenere questo governo sino all'ultimo e gli altri perchè sono stati coerenti a non farlo sino all'ultimo.

Quindi, Mattarella -considerata la nuova impasse- di nuovo tenterà la carta di un nuovo governo inciucista governato da tecnici, per gestire le emergenze (che nel frattempo, si saranno accentuate e moltiplicate ancor più).

Il sistema non si rigenera, ma è capace di ripetersi e di perpetuarsi, con la collusione di tutti: una cospicua quasi-minoranza infatti continua a votarli, e la sempre più ampia quasi-maggioranza non votante non si organizza per contestarlo apertamente e politicamente.








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