Il Potere è il terzo pericolo...Tutta questa catena e questa trama del potere sono immerse in un mondo che sfugge loro, mondo di flussi mutanti. E proprio la sua impotenza rende il potere così pericoloso. L'uomo di potere vorrà incessantemente bloccare le linee di fuga...ma potrà fare questo solo facendo il vuoto,...dando al concatenamento le dimensioni della macchina: e questo si produce nelle condizioni del totalitarismo o del 'vaso chiuso'.
Ma c'è ancora un quarto pericolo…: che la linea di fuga oltrepassi il muro e...si converta in distruzione, abolizione pura e semplice, passione d'abolizione. Così la linea di fuga, la strana guerra che essa conduce, e il suicidio, il duplice suicidio come esito che fa della linea di fuga una linea di morte… Quando ha la guerra come unico obiettivo, quando in tal modo sostituisce la distruzione alla mutazione, la macchina da guerra libera la carica più catastrofica. La mutazione non era affatto una trasformazione della guerra, ma al contrario la guerra è come la caduta o il declino della mutazione, il solo oggetto che resta alla macchina da guerra quando ha perso la sua potenza di mutare…
Ci sembra sia profondamente giusta l'analisi di Paul Virilio quando definisce il fascismo, anziché con la nozione di Stato totalitario, con quella di Stato suicida: la guerra detta totale non vi appare come un'impresa di Stato, ma come l'impresa di una macchina da guerra che si appropria dello Stato e fa passare attraverso di esso il flusso della guerra assoluta, il quale avrà come unica uscita il suicidio dello Stato stesso…Il telegramma 71: Se la guerra è perduta, la nazione perisca, in cui Hitler decide di unire i suoi sforzi a quelli dei nemici per portare a termine la distruzione del proprio popolo annientando le ultime risorse del suo habitat, riserve civili di ogni natura (acqua potabile, carburante, viveri…) è la normale conclusione…Una macchina da guerra che aveva ormai solo la guerra come oggetto e che accettava di annientare i propri servitori piuttosto che arrestare la distruzione…
(G.Deleuze- F.Guattari, Millepiani, pp.326-330)
Ora ci siamo.
Siamo giunti al punto:
-che si confonde il diritto all'autodifesa col diritto di rappresaglia (ma 'si lavora per evitare l'escalation')
-che uno stato dotato di arma nucleare, alleato all'unico stato che l'ha usata nella storia, attaccano dal cielo uno stato che è in torto perchè non ce l'ha e (forse) vorrebbe averla
-che uno stato ne aggredisce un altro e diventa un pazzo aggressore da isolare e sanzionare; un altro stato fa lo stesso, ma si sta difendendo (e, in ogni caso, ha buone ragioni per farlo e resta impunito, anzi prosegue ad ergersi a giudice di tutti gli altri, erogando premi e punizioni a sua discrezione)
In una situazione come questa, che chiunque può vedere e deve riconoscere, cosa resta da fare, se non nascondersi e farla finita (per paura, terrore, orrore, vergogna, indegnità manifesta o fate voi...) ?
Più in dettaglio, cosa potrebbe fare una unione di stati americani:
-a cui nessuno più obbedisce, se non costretto (vive solo di ricatti)
-che non risolve nulla, nonostante le promesse (è solo uno spaccone)
-che fallisce miseramente in politica -in Afghanistan, Iraq, Siria, in interi continenti- (e sa solo fuggire, dopo)
-che cerca ancora di imporsi economicamente (ma sa che ha le palle in mano ad altri) ?
Può utilizzare la sua ultima finestra di tempo, prima del declino ineluttabile, per distruggere, bombardare, fare guerra al mondo.
E' l'unico campo in cui può ancora fare paura ed esercitare il dominio, e lo fa.
Poveri noi, è certo. E povera Terra...!
Ma sono gli ultimi colpi di coda di un gigante cieco, che impazzisce di rabbia per quel che ha irreversibilmente perduto e per la catastrofe che lo attende.
E ancora: cosa potrebbe fare una Unione di stati europei:
-che nessuno considera (e che non può neppure ricattare nessuno)
-che è divisa tra nazioni e sovrani (tra cui alcuni promettono di agire e di intervenire, ma sono solo spacconate)
-che fallisce miseramente in politica (e non sa fare altro che trasformarsi in un duplicato di una desueta alleanza atlantica)
-che vorrebbe imporsi economicamente (ma sa che le sanzioni stanno impoverendo soltanto se stessa, che sta sbagliando cavallo e che una tigre la sta sbranando anno dopo anno) ?
Può utilizzare la sua ultima finestra di tempo, prima del suo declino ineluttabile, per riarmarsi e militarizzare la sua vita, per tenere in mano il potere almeno sui suoi cittadini, opprimendoli e facendo loro dimenticare ogni velleità di libera espressione e residuo benessere.
E infine: cosa potrebbe fare un'organizzazione multilaterale globale nata sulle ceneri della seconda guerra mondiale:
-a cui nessuno obbedisce (ed è costantemente ricattata dai potenti di turno)
-che non può più risolvere nulla (e che non può neppure più promettere nulla)
-che ha fallito miseramente proprio su quel per cui era nata -diritto internazionale, negoziazioni non armate, parità tra persone e tra nazioni, sviluppo sostenibile- (ridotti a carta straccia dai suoi stessi membri più prestigiosi)
-che lancia ancora proclami per dire che esiste (ma è ormai paralizzata, svuotata, dileggiata, umiliata) ?
Potrebbe utilizzare la sua ultima finestra di tempo, prima del suo declino ineluttabile, per sciogliersi da sé e chiudere bottega: sarebbe più dignitoso per lei e per noi tutti.
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