sabato 25 febbraio 2023

restaurazione senza mediazione

 

'L'idea che la Cina negozi sulla guerra in Ucraina è irrazionale', ha dichiarato Biden.

E Nato e Unione Europea subito dietro.

Forse gli americani pensano di poter fare loro i mediatori, come accade da decenni in Palestina.

Quello sì che è razionale!

Anche i generali insistono sull'inevitabilità ed insuperabilità dello stallo e dichiarano che nessuno può vincere la guerra, che non abbiamo alternative a negoziare, e che bisogna farlo prima possibile: prima che ci siano altre vittime e prima che sia troppo tardi per tutti.

Le opinioni pubbliche occidentali sono a maggioranza contrarie all'invio di armi e alla prosecuzione della guerra.

Ma gli stati ed i governi non vogliono mediare, non vogliono trattare.

E non si tratta di una scelta estemporanea o irrazionale.

Oggi l'unica possibilità di fare politica è la guerra stessa.

Fallita la globalizzazione economica quale presunto fattore di interdipendenza positiva e di redistribuzione della ricchezza, la guerra permanente ha assunto il ruolo di struttura globale di gestione politica dei conflitti internazionali e delle diseguaglianze economiche.


'Cospito resti al 41bis!', decreta la Cassazione.

I giudici non mediano e si appiattiscono sulle posizioni del governo.

Preferiscono un martire in più, scelgono di estremizzare lo scontro.

Scelgono la guerra.

Così come fa la controparte anarchica, che prosegue a dichiarare -contro ogni evidenza- :

'Nessuna trattativa con lo Stato!'.

E continua a compiere atti violenti, giustificando così la decisione della Corte, che ha buon gioco ad insistere sul fatto che Cospito ispiri ancora gli atti degli insurrezionalisti immaginari che si agitano fuori.

Nessuna mediazione, quindi, da entrambe le parti.

Perchè oggi l'unica possibilità della politica è la guerra stessa.

Fallite le prospettive di gestione liberale e socialdemocratica quali presunti fattori di interdipendenza positiva e di redistribuzione della ricchezza, la guerra civile permanente ha assunto il ruolo di struttura globale di gestione politica dei conflitti e delle diseguaglianze economiche anche all'interno di ciascuno Stato (non vale solo per la Russia o per l'Iran, vale anche per noi).

É importante ricordarlo a tutti coloro che continuano a credere che possano esistere ancora degli stati liberal-democratici (chiunque venga eletto e ci governi).



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