mercoledì 11 maggio 2022

in ginocchio da te

 

Qui nel libero mondo -per il 9 maggio- ci eravamo inventati fuoco e fiamme sul cielo di Mosca.

Putin ha scelto di stupirci invece con gli effetti tranquillizzanti della rassicurazione.

Ha usato metodi occidentali.

Il nostro soft power infatti gestisce il consenso e controlla la popolazione con minor uso dell'oppressione-repressione diretta, con meno aggressività e violenza, con più 'cura' : questa è l'unica differenza oggi tra le 'democrazie' e le 'autocrazie'.

Sinchè durerà (poco).

Putin ha dimostrato che anche lui può moderarsi e insieme eccedere, blandire e di fatto attaccare, apparire ragionevole mentre compie crimini, auspicare il bene e fare il male insomma.

Come noi.

Noi restiamo insuperabili, dei veri maestri dell'imbonimento: siamo capaci da sempre di presentarci come liberatori proprio mentre occupiamo le vite, le menti, i territori degli altri.

Noi, anche quando distruggiamo e devastiamo, lo facciamo 'da amici', per il bene del nemico.

Le nostre guerre sono sempre 'umanitarie', le nostre invasioni 'esportano democrazia'.

Quelle degli altri, purtroppo per loro, mai.


Qui nel libero mondo -per il 9 maggio- ci eravamo inventati nientepopodimeno che la Festa dell'Europa.

Solo Macron, con la consueta grandeur alla De Gaulle, si è permesso di ricordare, in uno scatto d'orgoglio, che l'Europa non coincide con la Nato e con gli Stati Uniti.

Nè per i suoi interessi economici, né per i suoi obiettivi militari, né per i suoi valori culturali e sociali.

Difficile dimostrare che tutto questo sia ancora vero, vista la condizione di 'americanizzazione' forzata in cui siamo stati ridotti a vivere anche nel Vecchio continente.

Ma, almeno, si prosegue a dirlo e a rivendicarlo.

Il nostro Draghi, invece, prosegue nella confortevole tradizione nazionale e, se possibile, anche con una punta di atlantismo in più.

Ecco perché corre da Biden e si prostra in ginocchio sotto il tavolo ovale, come una stagista qualunque.

Ma perché preoccuparsi?

I due sagacissimi statisti faranno, come sempre, 'tutto quel che serve'.

E si prometteranno ancora un'eterna, indissolubile fedeltà, come nei migliori matrimoni.

E quindi si starà ancora a guardare, come se fossero delle stelle fisse in cielo.

Ma il cielo della politica sta cambiando e i due lo sanno bene: ripetere i rituali di un tempo può rassicurare, ma non potrà fermare quel che sta accadendo.

Quell'ordine del mondo è finito, da tempo.

Intanto, l'attualità è terribile, la transizione sarà lunga e le previsioni -con ogni evidenza- non rassicuranti.









2 commenti:

  1. Abiti , disposizioni di natura vassallatica e viscidamente genuflettenti...

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  2. Macron bluffa... Deve ingraziarsi l'elettorato sovranista scontento e poi ritornerà sulla linea atlantista.

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