8 settembre: anniversario di un famoso armistizio.
Scrivo per chiedere un armistizio, oggi.
Un armistizio sulle guerre in corso.
Un armistizio sui femminicidi.
Un armistizio sulla militarizzazione crescente della nostra vita 'civile'.
Ad Haiti 40000 persone si sono rifugiate dentro lo stadio per sfuggire alla violenza delle bande armate.
In Ucraina, Stoltenberg si vanta di far avanzare le truppe di 100 metri al giorno (non dice però a prezzo di quanti morti, da entrambe le parti).
Qui da noi si fa la 'lotta al disagio giovanile' (la manipolazione delle parole ormai è senza ritegno, ed è questa per me la violenza più terribile) aumentando le pene per i minorenni e rafforzando gli interventi puramente repressivi.
La stessa cosa si invoca per limitare l'uccisione delle donne o gli stupri.
Si inizia a parlare -seguendo il modello USA- di imputabilità per i dodicenni.
Non funzionerà, come sempre, ancora una volta.
Perchè nessuno tiene insieme il filo di violenza che collega tutto questo, nessuno si oppone e chiede un armistizio: tutti rilanciano a chi violenta di più, a chi vincerà con la forza delle armi, a chi si attrezzerà di più per competere nella guerre (civili ed interstatali) in corso.
Il ministro Valditara, intanto, riesuma -senza sentirsi ridicolo- i gruppi Balint per 'educare alle relazioni' nei licei.
Continua a fingere che gli apparati formativi e la pedagogia scolastica possano ancora far qualcosa contro la devastazione delle coscienze praticata dalla vera pedagogia della violenza di massa, che si diffonde attraverso i mass media e i social.
Continua a fingere che la scuola e l'Università non siano permeati della stessa violenza, autoritaria e repressiva, a cui dovrebbero porre rimedio.
Ed intanto continuiamo a vivere nella violenza, a praticarla quotidianamente, a sopportarla e a supportarla, a maledirla (quando ci tocca) e a finanziarla (quando ci serve e tocca altri).
Come se fosse un destino, come se la violenza coincidesse con la storia stessa.
Nessun armistizio, quindi.
La guerra dell'umanità contro l'umanità deve continuare.
Nella nostra vita, non conosceremo pace.
Il 30 settembre Michele Santoro ed altri hanno organizzato un'assemblea a Roma per vedere come lottare per la pace. Tu cosa ne pensi?
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