domenica 6 novembre 2022

senza pace

I pacifisti sono finiti proprio male.

La pace si è manifestata  ieri per quel che è: ostaggio definitivo dei politici di professione e dei loro traffici.

Convocata da Conte, leader opportunista di un partito ondivago, il corteo ha visto la risposta delle solite sigle di comodo (sindaca(la)te-le-braghe, Arci-marci, Acli-chic, Tavolate-cavolate per la pace...) e dei soliti professionisti del dissenso consentito, più o meno preteschi.

E poi il bieco Letta ed il tristo PD, che non sanno più dove andare e non andare, ma che continuano ad essere desiderati da chi vorrebbe ancora votarli (e, spesso, -incredibile a dirsi- li vota proprio...!).

Ma sono così tanto desiderati che si preferisce togliere dalla piattaforma ogni riferimento all'invio delle armi, accontentandosi di generici richiami a negoziare e a cessare il fuoco, pur di averli a passeggiare insieme per strada.

E a passeggiare impunemente, subendo solo qualche strillo estremista, e a blaterare gli uni contro gli altri, Roma contro Milano: finte opposizioni che si oppongono tra loro per raccattare voti.

Non c'erano bandiere di partito, perchè non ce n'era bisogno: la colonizzazione della pace è gestita dai media, attraverso interviste incrociate dei leaders che si provocano tra di loro su chi è più o davvero pacifista, senza che nessuno lo sia in alcun modo nei fatti e nelle scelte concretamente assunte.

E tanta piccola gente , ingenuamente partecipe, che vorrebbe solo stare tranquilla a casa sua -e qualche volta l'anno ama perciò uscire a farsi un bel corteo, tanto per celebrare i suoi appuntamenti liturgici sul calendario sacro della laicità- strumentalizzata e presa per il culo come sempre.

I pacifisti sono riusciti infatti ad organizzare una manifestazione per dare ancora una volta spazio ai partiti e alle loro beghe ed autorappresentazioni, in barba alla pace, ai poveri ucraini bombardati (dei quali continua a non fregar nulla a nessuno) ed ai poveri russi anti-putiniani, abbandonati a se stessi.

I pacifisti oggi? Solo utili idioti che coprono e accolgono per strada veri falchi camuffati da colombe, infiltrati della guerra mascherati dall'inquietante serenità di chi sa farsi gli affari suoi.

Rattrista davvero assistere a questa ennesima svendita del pacifismo nelle mani dei peggiori.

E rattrista vedere come anche gli stessi movimenti che si dicono 'nonviolenti' ci caschino sempre e ancora come polli, aderendo a vere e proprie mistificazioni di massa, mere (auto)manipolazioni di regime.

Così si collabora a quel che accade, alla cultura ed alla politica di guerra, anche se apparentemente si sfila contro di esse.

Ecco come e perchè siamo e resteremo senza pace.


 








1 commento:

  1. Siamo senza pace, ma perché la nonviolenza possa albergare in noi, anche nelle comunicazioni, negli articoli... serve andare più dentro i dilemmi umani. Altrimenti sembra il sorvolo di un alieno che ci osserva dall'alto. Un abbraccio.

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