Ormai una decina di giorni fa, tra le
strade di Angkor, il sole era molto alto, e feroce.
Eravamo partiti presto, dopo una bella
colazione all'inglese.
2 dollari al giorno per una bici.
Man mano che la giornata avanzava, il
tempo era sempre più bello e caldo.
Ma la bici rossa era bucata, e si
sgonfiava ripetutamente.
Abbiamo provato a ripararla in corsa,
più volte.
Abbiamo speso 10 dollari, e poi alcuni
altri, tra una baracchetta e l'altra.
Ma siamo tornati in città con la
camera d'aria fuori e al limite del collasso.
Ieri siamo andati al terreno, ad
innaffiare gli alberelli da frutto piantati qualche mese fa.
Bellissima giornata di sole, caldo
africano, gechi a decine nella casetta.
E' stato un maggio abbastanza piovoso,
ma sono bastati alcuni giorni d'estate anticipata e le piante sono
boccheggianti, moribonde.
Proviamo a mettere tanta acqua, e
preghiamo per la loro anima.
Il Mar Mediterraneo, il Mare nostrum, è
rilucente di sole, e senza onde.
Arrivano a migliaia sui barconi, come
ogni estate.
E, come ogni estate, la si chiama
'emergenza'.
Potere del bel tempo, in attesa che
torni l'inverno, così se ne stanno a casa, tra miseria e guerre.
Intanto, nel cielo terso, piroettano in
città le Frecce Tricolori.
Migliaia di persone stanno a faccia in su, ammirate ed entusiaste, felici.
Migliaia di persone stanno a faccia in su, ammirate ed entusiaste, felici.
La politica e l'economia italiana
vedono il bel tempo davanti a loro.
Renzi profonde ottimismo, ventate
d'amore, pensieri tinti di rosa aurora.
Affabili e amabili come non mai, tra
una tangente e l'altra.
Nel grigiore del mondo, il sol
dell'avvenire risorge all'orizzonte.
Intanto, per il bel tempo di domenica,
l'astensionismo diventa maggioranza elettorale.
Per una volta sono uscito di casa e ho
ascoltato una conversazione ad un festival letterario dedicato al
gioco. Due amabili signori, serenamente pieni di sé e in vena di
piacevole esibizione, ci distraevano, discorrendo di libri e del loro
futuro (quello dei libri, immagino...).
Aneddotica da settimana enigmistica più
che scambio tra sapienti.
Tanto vale tornare al giardinetto a
leggere Proust, a fare parole crociate senza schema, e a ri-voltarsi
verso il tempo perduto.
Una bella madre si aggira sperduta con
la piccola figlia tra le panchine.
Altri bambini giocano intorno al grande
ficus, guidati dalle amate maestre.
A fianco, in un angolo, pisciano dei
negri.
Anche i barboni si moltiplicano a
dormire sulla piazza, ora che c'è bel tempo...
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