Dwight ci riaccompagnò
a Seattle il mattino dopo. Quando fu sul ponte che portava fuori dal
campo, si fermò per farci vedere i salmoni che saltavano nell'acqua
sottostante. Ce ne indicò le sagome scure tra i massi. Erano saliti
fin lassù dall'oceano per deporre le uova, disse, e morire. Stavano
già morendo. Il passaggio dall'acqua salata a quella dolce ne aveva
imputridito le carni. Dai loro corpi si staccavano lunghi brandelli,
che fluttuavano nella corrente.
Un giorno, durante una
festicciola in palestra. poco dopo l'arrivo di Rhea a Concrete,
l'avevo invitata a ballare....Era un lento. Quando mi ero girato per
starle di fronte si era lasciata prendere tra le braccia come
nessun'altra ragazza aveva mai fatto, schietta e disponibile. Si era
avvinghiata a me, premendo contro il mio corpo, docile ad ogni
movimento, le gambe contro le mie, la giancia contro la mia, le dita
che mi accarezzavano la nuca, Capii che non si era resa conto di chi
fossi, doveva essersi trattato soltanto dell'errore di una ragazza
nuova. Ma avevo pensato che fosse mio diritto approfittare della
cosa. Ci eravamo incontrati nel modo giusto, spontaneamente, senza
badare alla casuale differenza di età....
Non ero riuscito a
parlare. Avevo continuato a tenerla fra le braccia, a farla ballare
respirandole fra i capelli. L'avevo avuta per tre minuti soltanto,
poi l'avevo persa per sempre.
Per tutta la serata
aveva ballato con ragazzi più grandi di me, a cui non avevo avuto il
coraggio di sottrarla. Una settimana dopo si era già messa con Lloyd
Sly, un giocatore di pallacanestro con una macchina strafiga. Quando
l'avevo incontrata di nuovo, nell'atrio, non mi aveva nemmeno
riconosciuto.
Le scrissi lunghe,
ampollose lettere che poi distrussi. Pensai ai diversi modi in cui il
fato avrebbe potuto restituirmela, per darmi la possibilità di
mostrarle chi ero realmente e farla innamorare di me. La maggior
parte di queste possibilità implicava ovviamente la morte o almeno
gravi mutilazioni per Lloyd Sly.
E quando, come a volte
succedeva, una ragazza della mia stessa età mostrava un qualche
interesse per me, la trattavo da vero porco. Riaccompagnandola a casa
da un ballo o da una partita, mi fermavo con lei a pomiciare sui
gradini di casa, poi, il giorno dopo, non ne volevo più sapere.
Ho sempre desiderato
solo quello che non potevo avere.
Quando riaprii gli
occhi ero ancora disteso di schiena. Sentivo delle voci che mi
chiamavano, ma non risposi. Giacevo in mezzo a una distesa di felci,
con le foglie luccicanti di gocce di pioggia....Le voci si fecero più
vicine, ma io non avevo alcuna intenzione di rispondere. Mi sentivo
felice dov'ero. Avvertii un tramestio fra i cespugli poco più in là.
Continuavano a chiamare il mio nome. Mi morsi l'interno delle guance
per non ridere e lasciarmi scoprire, finchè non se ne andarono...
Mi ero sentito felice,
quella sera, mentre mi cercavano, con tutte quelle voci che gridavano
il mio nome. Sapevo che non mi avrebbero trovato. Anche dopo che se
ne erano andati via, avevo continuato a sorridere nel mio perfetto
nascondiglio. Poi, attraverso le felci sopra di me, avevo scorto
l'alone della luna nel cielo denso, scuro. Dal fogliame, fredde perle
d'acqua mi erano sgocciolate sulla faccia. Le grida della partita che
si svolgeva più in alto, gli incitamenti, il calpestio dei piedi
sulle tribune mi erano parsi lontani, ovattati. Le avevo ascoltate
con divino distacco.
(Tobias Wolff, Un vero
bugiardo. Vita di un ragazzo nell'America degli anni '50, 1989)
Se saprai starmi vicino,
RispondiEliminae potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia…
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
(Se saprai starmi vicino- Pablo Neruda)
non la conoscevo, grazie.
Eliminase hai voglia di farmi sapere chi sei, mi farà piacere corrispondere sulla mail (diabeulik@libero.it)
ciao