Ieri è morto Willer Bordon.
Da qualche tempo, faceva il morto.
Il 16 gennaio 2008 si è dimesso dal Senato in polemica
contro “il declino e la corruzione della classe dirigente italiana”,
così come ha poi spiegato nel libro: “Perché sono uscito dalla
casta”.
Un suo intervento nel 2012 fu ospitato dal blog di Beppe Grillo:
“Nel 2013 ci troveremo di fronte a tre scelte: votare i partiti, non ho
detto centro-sinistra o centro-destra, ho detto il sistema dei partiti.
L’unica scelta alternativa, lo dico con dispiacere per le persone per
bene presenti nel sistema dei partiti, è il Movimento 5 Stelle.
Non c’è alcun dubbio. Oppure una terza scelta, non partecipare al voto,
che con l’attuale situazione può essere pericolosa, ma lecita in un
sistema democratico”. Proprio per questo tra i primi commenti c’è stato
quello del leader M5S: “Dimesso da senatore, morto da incensurato”, ha
scritto sul blog, “un caso unico in Italia. Oggi è morto il mio amico
Willer Bordon. E’ stato uno dei pochi senatori che ha dato veramente le
dimissioni dal Senato e uno dei pochi che si è reso conto di cosa era
diventata la politica dei partiti. Li conosceva talmente bene da aver
scritto un ‘Manifesto per l’abolizione dei partiti politici'”.
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